Chat Noir
- Anna Cecilia Poletti
- 25 apr 2015
- Tempo di lettura: 5 min
Il romanzo d’esordio di Luana Caraffa
23/01/2015 12.16
Ciao Lu'!! congratulazioni per il libro non vedo l'ora di leggerlo....lo trovo già alla rinascita? ho letto la recensione e mi pare molto interessante...sono contenta che si cominci a parlare di questa tematica ... poi volevo chiederti se hai già previsto una presentazione da noi... non sono riuscita a organizzare un tuo concerto ma mi piacerebbe presentare il tuo libro qui. alla pro loco pure.
ciao!!!!
23/01/2015 12.39
Carissima, grazie!! Il libro e' anche ordinabile alla Rinascita grazie a Mondadori. Essendo una pubblicazione indipendente (per scelta) non e' sugli scaffali gia' pronto per esser preso. Penso di tornare a Rocca i primi di febbraio e il libro posso dartelo io...magari cosi' potremmo ragionare su una presentazione a Rocca!! Per me sarebbe magnifico!!
23 aprile 2015

Luana Caraffa, a tre mesi dalla conversazione riportata, presenta “Chat Noir” nel suo paese natale Roccafluvione, in occasione della giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, ricorrenza per cui la Pro Loco ha ideato un ciclo di iniziative.
Pronunciarlo alla francese per me è stato spontaneo. “Chat”, intendo, recependolo come “gatto”. E la connessione con il caffè storico parigino, culla del surrealismo nato dall’incontro creativo di artisti come Picasso, Diaghilev, Satie, Cocteau, è stato automatico. Ma il gatto nero nella copertina del romanzo di Luana Caraffa (copertina da lei stessa disegnata) non gioca con un topo qualunque: gioca con un mouse. Allora ho realizzato che “chat” non era da intendere in francese come “gatto” bensì in inglese come “chiacchiericcio”. E “Chat noir” è proprio un romanzo surrealista ai tempi dei social network.
Il contenuto (che coincide con la forma) è lo stralcio di una chat di qualche settimana tra due personaggi che non si sono mai incontrati fisicamente e un finale traumatico. Ma non si immagini il realistico e possibile finale cruento, quanto piuttosto una surreale ma altrettanto possibile (almeno nel mondo virtuale) conclusione disorientante, che cambia di colpo ruoli e scenari, in una sorta di “The Truman Show” in cui all’improvviso il soggetto diventa l’oggetto: viene spontaneo girarsi per vedere da chi si è osservati. La sensazione è di camminare su un pavimento che inaspettatamente diventa liquido.
Nella loro chat Igor_Noir e Marlene (i due protagonisti) parlano un po’ di tutto e il linguaggio di conseguenza varia, trasandato o forbito, a seconda dell’argomento e dello stato d’animo dei due interlocutori.
Il tema è scottante, attuale: come è cambiato il nostro modo di relazionarci da quando esistono i social network.
Il voyerismo che impera in essi, la finta empatia, il non vivere le emozioni, l’idealizzazione dell’altro, la solitudine, l’isolamento, il blocco causato dalle infinite possibilità, sono alcune delle caratteristiche di una nevrosi che si presenta come nuova e che non è una semplice attualizzazione di problematiche già esistenti: il bisogno spasmodico di avere un uditorio a cui comunicare uno stato d’animo per percepire che quello stato d’animo esiste davvero.
“Se volessimo dire la verità questo problema qui, che forse non vedete, non è solo il risultato di un’incomprensione del rapporto mente-corpo, è il problema della scissione mente-corpo allo stato puro e come mai prima si era verificato. Laddove la scissione mente-corpo è solo paventata, e anzi utilizzata quasi come caso limite di ciò che non è e non può essere, qui assolutamente E’! la gente ha completamente relegato a facebook la propria interiorità, vita pensata e vita emozionale! Si va in giro come corpi vuoti e stesi e tesi ad un ipad, un iphone o quellochevoletevoi, per avere una mente, per avere un luogo in cui la mente esista”.
Luana argomenta attingendo al suo bagaglio di conoscenze frutto della laurea in filosofia della scienza; così capita di trovare ad esempio, fra una chiacchiera e l’altra dei protagonisti, il rapporto tra osservatore e oggetto tratto dalla fisica quantistica e la teoria dei neuroni-specchio.
Non ama passare il tempo in chat e di certo non è affetta dalla moderna nevrosi che descrive nel libro, anche se sente proprie alcune caratteristiche dei due protagonisti. Le piace essere l’artefice della concretizzazione dei suoi sogni e realizzazione dei suoi progetti. Eloquente è la motivazione che l’ha spinta ad autoprodurre il libro: “volevo farlo io”, essere cioè la prima a scrivere un romanzo in forma di chat che trattasse queste tematiche, senza correre il rischio che i tempi legati all’iter editoriale potessero comprometterne l’originalità. Carattere forte, caparbietà, pignoleria, sono caratteristiche che la accompagnano fin da bambina e oggi possono diventare un riferimento per tanti giovani scoraggiati che non osano credere nelle proprie forze.
Roccafluvione, chiamata a raccolta dalla Pro Loco che organizza, risponde con affetto, curiosa di conoscere cosa ha combinato di bello quella ragazzina che qualche anno prima, nel teatrino parrocchiale, cantava le canzoni scritte dal papà. Il pubblico risponde sia in sala che on-line. La serata infatti, che si sviluppa attraverso gli interventi del filosofo Federico Formica, del musicista Dani Macchi e le interazioni con il pubblico, è trasmessa in diretta streaming e prevede la possibilità per tutti di intervenire in chat su facebook. Accade così che identità reali e virtuali, presenti e lontane (anche 2000 km) si incontrano e fanno conoscenza (quella possibile in chat). È inevitabile il gioco di scoprire chi si nasconde dietro profili di fantasia: chi sarà Gemma Gibbs?
Luana, col mestiere che fa, ha amici sparsi un po’ in tutto il mondo e ogni tanto arriva un messaggio, un saluto, un apprezzamento, una richiesta. Ah, già! non l’ho detto… Luana è musicista, cantante, coautrice dei brani che interpreta con la band che, per amore di libertà e indipendenza, autoproduce: i“Belladonna” a cui i critici attribuiscono l’invenzione del nuovo genere “Rock Noir”. Un gruppo che, nonostante sia totalmente indipendente, ha ottenuto risultati eccelsi. Ne ricordo solo alcuni: la collaborazione con Micheal Nyman in una versione molto particolare del brano “The Heart Asks Pleasure First” tratto dalla colonna sonora del film Lezioni di Piano, la presenza di un proprio brano come “singolo della settimana” nell’emittente radiofonica Virgin Radio e, proprio in questo periodo, la realizzazione del primo album con l’orchestra dal vivo.
La serata si conclude con un regalo che Luana fa al suo paese: alcune delle canzoni più celebri dei Belladonna eseguite in versione acustica per sole chitarra e voce, in cui Luana e Dani Macchi dimostrano tutta la loro bravura di musicisti e il loro affiatamento come duo. Quello che si crea è magia e per qualche minuto Roccafluvione diventa grande 2000 km: sembra di essere tutti lì, nessuno è lontano.
Luana Caraffa
24/ 04/ 2015 11.51
…Io non so davvero come ringraziarti di tutto…spero di poter ricambiare presto in qualche modo! un fortissimo abbraccio
Luana Caraffa
24/ 04/ 2015 12.11
p.s. penso di aver capito chi è Gemma! ;) te lo dico a voce
Anna Cecilia Poletti
25/ 04/ 2015 0.07
grazie a te che mi hai dato modo di sperimentare cose nuove! Erano anni che non sentivo più il piacere nell’organizzare un evento così!!! <3
domani ti chiamo così mi dici!
Registrazione video della presentazione del libro di Luana Caraffa "Chat Noir" il 23 aprile 2015 presso il Ristorante Grottino di Roccafluvione. Al dibattito con i presenti hanno partecipato utenti di collegati in chat che seguivano l'evento in streaming.

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