Lettera aperta di un’elettrice scontenta
- di Vanessa Angelini
- 9 mag 2019
- Tempo di lettura: 4 min
Cinque anni fa, come molti di voi sapranno, ho sostenuto quella che attualmente è l’amministrazione in carica. Vi spiego perchè oggi ripudio totalmente la mia scelta del 2014.

Salve a tutti, Ormai alla soglia del 26 Maggio, giorno in cui il verdetto impetuoso della cittadinanza decreterà chi avrà l’onore e l’onere di rappresentarci per i prossimi cinque anni, ho ritenuto doveroso esprimere qualche considerazione. Cinque anni fa, come molti di voi sapranno, ho sostenuto quella che attualmente è l’amministrazione in carica e che compatta ha deciso di ripresentarsi all’imminente tornata elettorale. Il motivo primo che mi aveva spinta a sostenerli, tanto da espormi in prima persona, era soprattutto la salvaguardia della nostra scuola, vicenda che tutti voi ricorderete. Questi signori ci hanno vinto le elezioni con questa storia, ed io mi sono convinta a seguirli soprattutto per le promesse mirabolanti dei loro 54 punti programmatici. Il seguito di giovani e persone con varia competenza, che caldeggiavano la lista, era notevole; più alto ancora l’entusiasmo. Poi? Poi un buco nero.
Fin da subito, mi è parso chiaro, che come lor signori sono saliti in quel di Piazza Aldo Moro, si sono chiusi in un fortino isolato. Ci sono stati giorni in cui ho sospettato che fossero rimasti bloccati in sala consiliare dopo aver gettato via la chiave. Tanti erano i progetti su cui avevo fondato le mie speranze e per cui mi ero battuta, tutti sfumati o per meglio dire ignorati.
Avevano fondato la campagna elettorale su critiche mirate e ben costruite alla lista Insieme per Roccafluvione; una fra tutte l’inutilità del Corriere del Fluvione (giornalino che tutti ricorderete), troppo dispendioso secondo loro e di scarso interesse tematico. Era idea del Vicesindaco Ianni, quella di fondare un nuovo giornalino comunale, che non avrebbe trattato di temi propagandistici che inneggiavano alla mirabolante attività dell’amministrazione, ma bensì temi di vario interesse che richiamassero fatti e curiosità del nostro territorio, oltre a due pagine centrali in cui l'amministrazione avrebbe informato della sua attività. Ebbene, appena saliti in carica, il Sindaco ci ha fatto notare che la cifra spesa fino ad allora per il fu Corriere del Fluvione, era esorbitante a suo parere e ci comunicò che a quel prezzo non sarebbe più stato disposto ad accordare nessuno giornale. Le spese maggiori che gravavano sul complessivo era la paga di un giornalista iscritto all’ordine, indispensabile ai fini della pubblicazione cartacea, e le spese di spedizione che permettevano la fruizione del giornale nelle cassette delle famiglie di Roccafluvione.
L’attivazione fu immediata, ci impegnammo a trovare un giornalista che garantisse per il giornale a titolo gratuito e provvedemmo a negoziare un contratto più vantaggioso con Poste Italiane. Risultato, i costi erano più che dimezzati. Mettemmo in piedi una redazione in tempi record: font e grafica pronte, articoli scritti, mancava solo la stampa. A quel punto il Sindaco ci disse che non avrebbe pubblicato nulla se prima non avesse lui stesso passato al vaglio ogni singolo articolo. Ebbene, alla fine sembra non aver gradito ciò che in tanti si erano impegnati a scrivere, bocciò il progetto perché non vi era menzione alla sua mirabolante attività amministrativa, contraddicendo quello che aveva sostenuto in campagna elettorale. Mesi di lavoro buttati al vento, senza alcun rispetto per chi aveva impegnato tempo ed energie. Questa storia è l’esempio calzante di quella che è stata l’attività di questi amministratori.
Tornando a noi, il colpo di grazia alla mia fiducia l’hanno dato quando, in seguito al ritiro della convenzione che impegnava il comune ad edificare il plesso di Capodipiano, il Sindaco di Venarotta, Fabio Salvi, propose ai nostri amministratori di spostare il progetto a Roccafluvione, purchè la scuola si facesse e non si rinunciasse ai fondi già erogati. Il nostro Sindaco ed i suoi consiglieri declinarono l’offerta. Per capirci, questi hanno rinunciato a una scuola nuova, allocata nel territorio di Roccafluvione.
Ora capite, che quando sento i candidati di Uniti con Leoni per Roccafluvione, pavoneggiarsi su quanto hanno a cuore la scuola ed i miglioramenti che hanno apportato o che hanno intenzione di apportare, mi sale un conato di bile. Stiamo mettendo pezze ad edifici vecchi di decenni, che non saranno mai uguali a uno di nuova generazione, né per efficienza energetica, né per sicurezza sismica ed abbiamo rinunciato a una scuola nuova nel nostro comune. Nel frattempo, sto ancora aspettando un’esaustiva spiegazione che motivi questa scelta scellerata.
I restanti motivi per cui ripudio totalmente la mia scelta di cinque anni fa, credo che ormai siano sotto gli occhi di tutti. Il nostro Sindaco, e sottolineo che è di tutta la cittadinanza, non solo di chi l’ha votato, non è degno di rappresentare la cosa pubblica. I toni da bulletto da bar, con i quali l’avete sentito parlare alla presentazione della sua lista, rispecchiano perfettamente il trattamento che ha riservato a molti cittadini negli ultimi cinque anni. Ad essere sinceri, comunque, la cosa non mi ha sorpresa poi più di tanto. Quando in sostituzione di Emidio Angellozzi, fu scelto Leoni, fin da subito avevo notato modi e toni da dittatore dei primi del ‘900.
Quello che più mi ha sorpresa, rattristata e delusa è il Vicesindaco. In lui avevo riposto la mia fiducia, e come me tanti che oggi si sono volatilizzati. Vi siete chiesti perché i più grandi sostenitori di Guido di cinque anni fa sono improvvisamente spariti nel nulla? Provate a fare mente locale o a cercare i post di cinque anni fa e vedrete quanti oggi mancano all’appello.
Il fondo poi, l’abbiamo toccato, quando questa lista ha diffuso dati sensibili ottenuti nella loro attività amministrativa, per fini propagandistici, andando ben oltre il limite della decenza, della morale e della legge stessa, precisamente con un post Facebook datato 15 Marzo 2019 e con reiterazione anche alla presentazione della lista stessa.
Ora, chiedo alla popolazione tutta, vi piacerebbe, se un giorno doveste decidere di candidarvi, che l’amministrazione in carica utilizzasse vostri dati sensibili per screditarvi agli occhi della gente? Ricordate che oggi è toccato ad Antonio Scipioni, la prossima volta sarà qualcun altro. Ed io a questo non ci sto. E non ci sottostarò mai!!!!
Avrei ancora molto da dire, ma non mi basterebbero pagine e pagine ed a questo punto credo che in buona parte sia sotto gli occhi di tutti il consuntivo di una deludente attività amministrativa.
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