Fluvione: Arteria di un corpo vivo
- Francesco Eleuteri
- 26 apr 2015
- Tempo di lettura: 2 min
"Un territorio in cui storia e natura costituiscono la struttura portante, uno scheletro solido, di una memoria antica, tanto profonda da conferire identità; dunque un luogo romanzescamente trasfigurabile in un potenziale personaggio."

La visione di questo territorio come corpo pulsante mi ha colpito fin da quando, circa sette anni or sono, ho deciso di trascorrere la seconda stagione della mia vita a Montegallo.
Un territorio in cui storia e natura costituiscono la struttura portante, uno scheletro solido, di una memoria antica, tanto profonda da conferire identità; dunque un luogo romanzescamente trasfigurabile in un potenziale personaggio.
Vittima o carnefice? Protagonista o antagonista?
Nella scelta tra tali stereotipi narrativi risiede il segno della percezione di ogni abitante, visitatore, passante che entra in contatto con le nostre montagne e con la nostra Valfluvione.
Probabilmente il dualismo è presente e reale contemporaneamente, in conseguenza di una componente umana che da secoli abita, transita e modifica l’organismo geografico come cellule autorigeneranti, alternando attitudini benigne e maligne in un corpo che risponde combattendo o accogliendo ogni metamorfosi.
Ebbene questa bizzarra riflessione mi ha guidato nella scrittura del romanzo “Il Sangue dei Sibillini” in cui, con il pretesto di una narrazione di genere noir, pongo in primissimo piano (non solo come sfondo), la zona picena che va da Ascoli al monte Vettore (la Valfluvione), conferendole appunto una funzione di personaggio.
Un elemento fortemente presente nel racconto è proprio l’acqua. Risorsa preziosa e patrimonio inestimabile che per sua natura rappresenta la dinamicità della nostra terra; essa sgorga, scorre, scava, confluisce ma soprattutto nutre.
Il fiume Fluvione è certamente l’arteria principale del metaforico corpo oggetto della presente, ardita, analisi ma quanto mai opportuna mi appare tale sede, un blog che porta il suo nome, per accogliere simili pensieri.
Altrettanto opportuna mi appare, oltre che ad esserne onorato, l’occasione del 10 Maggio, alle ore 18.00, in cui l’Amministrazione Comunale di Roccafluvione mi ha invitato a presentare “Il Sangue dei Sibillini” presso il Centro Polivalente del comune nell’ambito della manifestazione Omaggio al Paesaggio.
Si tratta della prima presentazione nei luoghi in cui è ambientata la vicenda facendo seguito a quelle già svolte a Roma e Ascoli Piceno, e anticipando le numerose previste in zona per l’estate.
L’auspicio di una numerosa partecipazione mi consente di chiudere questo breve intervento senza dilungarmi oltre ma con la promessa di poter riservare qualche sorpresa a coloro che intendano partecipare al debutto a Roccafluvione del “Sangue dei Sibillini”.

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