top of page

Giuseppe Mariani: Rinvio a giudizio per chi mi diffamò lo scorso anno

  • Angelo Gabrielli
  • 15 mag 2015
  • Tempo di lettura: 7 min

11267764_429109720583679_1170066775_o.jpg

Peppe Mariani, a seguito dell'articolo del Corriere Adriatico, del giugno dello scorso anno, in cui si scriveva di una presunta indagine della magistratura a suo carico, per "corruzione e atti contrari ai doveri d'ufficio”, si diffusero in paese voci relative a un suo arresto ai domiciliari che lei ha sempre smentito. Recentemente ha parlato di rinvio a giudizio delle persone che la diffamarono. Ci può dire qualcosa di più preciso in merito?

Lo scorso giugno il Corriere Adriatico pubblicava un articolo a dir poco ingeneroso e roboante, su un mio presunto coinvolgimento in una indagine. Chiarisco che ad oggi non ho ricevuto nessun rinvio a giudizio e figuriamoci quindi, condanne e/o addirittura "arrestato ai domiciliari" come invece veniva chiaramente pubblicato su Facebook da una persona di Roccafluvione. Quella persona è stata rinviata a giudizio, e verrà processata per diffamazione e calunnie.

Scorrendo i suoi post sembra particolarmente arrabbiato nei confronti di alcuni suoi concittadini che lo scorso anno commentarono la notizia apparsa sul quotidiano.

Non si tratta di essere arrabbiati, ma semplicemente di fare chiarezza. Alcuni concittadini, prendendo spunto dalla notizia apparsa sul Corriere Adriatico, fecero circolare voci e post su FB prive di ogni fondamento. Il passa parola e i vari commenti sui social network, scatenarono, come tutti a Roccafluvione sanno, una serie di voci infamanti nei miei riguardi. Una vera macchina del fango, scatenata da pochi, ma che raggiunse l'intero paese e tutta la nostra provincia. Cose gravissime che d'un sol colpo distrussero la mia immagine e reputazione. Cose assurde e di una cattiveria che niente ha a che vedere con la normale dialettica politica. Mi dica Lei come si fa a scrivere che ero stato arrestato!!

In che misura si ritiene danneggiato nella sua attività professionale dalla diffusione di queste "notizie"?

A causa di quelle menzogne, si scatenò un passaparola devastante per me. Clienti e fornitori con i quali avevo rapporti decennali si allontanarono e di conseguenza la mia attività fu danneggiata a tal punto di dover cessare di operare. Inoltre vi furono ripercussioni negative anche nei rapporti con persone care e amici. Tutti avevano "paura" di avvicinare uno agli "arresti domiciliari", mi pare ovvio. Ero di colpo diventato un mostro da evitare.

Non molto tempo dopo questo "incidente mediatico" lei è stato vittima di un incidente motociclistico, che l'ha costretto a una lunga convalescenza e varie interventi chirurgici. Come sta ora?

A luglio dello scorso anno ebbi un banale quanto grave incidente in moto. Erano giorni e giorni che non dormivo a causa dei problemi sopra citati. Ero nervoso e stanco. Anche questo ha certamente contribuito alla mia caduta dalla moto. Ho subito 4 interventi alla schiena e sono ancora convalescente. Ora comunque sto un po' meglio e spero che presto possa tornare a dedicarmi al mio lavoro.

Lei ha guidato l'amministrazione comunale di Roccafluvione per 10 anni. Per quali realizzazioni si sente particolarmente orgoglioso?

Le iniziative e le realizzazioni durante i miei 2 mandati furono davvero molte. Potremmo ricordare la metanizzazione, primo comune a monte di Ascoli a realizzarla; gli impianti sportivi, la sistemazione del palazzo comunale e della piazza antistante; la sistemazione del piazzale e dell'area vicino al cimitero del capoluogo; l'allargamento del cimitero e la realizzazione di nuovi loculi e minicappelline funerarie; La realizzazione del complesso edilizio difronte al municipio, che era fermo da anni e riuscimmo a terminarlo con un gran vantaggio per le attività commerciali che vi si sono insediate, oltre ad un piano interamente rimasto di proprieta comunale e il nido. Il recupero dei ponti sul Fluvione. Inoltre iniziative come il giornalino del comune per informare tutti i cittadini, compresi i residenti all'estero; la festa della scuola; la guida turistica. Non le citerò tutte, altrimenti diventerei noioso, ma credo che i cittadini ricordino bene il "fermento" che vi era in quel periodo.

Ci sono alcune scelte che le vengono rimproverate dalle opposizioni, relativamente al periodo in cui è stato sindaco: la prima un rapporto, diciamo così, un po' burrascoso con i rappresentanti della lista concorrente in consiglio comunale. Si ricorda spesso, ad esempio, la rimozione della bacheca dell'Unità dalle mura dell'edificio comunale. Perché le sembrò necessaria?

In 10 anni di certo vi sono stati dei momenti, diciamo, un po' caldi, nei rapporti con l'opposizione, ma ritengo che questo appartenga alla normale dialettica politica, a volte accesa. È possibile che qualche volta anch'io abbia esagerato nei toni e me ne scuso.

Per quanto riguarda la bacheca mi pare di ricordare che fu deciso di toglierla da lì, e furono individuati contestualmente gli spazi dove si sarebbe potuta collocare. Di solito le bacheche dei partiti non stanno mai a fianco dell'ingresso di un municipio.

Un'altra sua iniziativa, che viene spesso additata ad esempio della sua cattiva gestione della cosa pubblica, fu il fallimento del progetto del Centro Tartuficolo di Valcinante, un'intuizione, che sulla

carta sembrava essere lungimirante. Come mai il progetto si arenò?

Il progetto del centro fu concordato e finanziato dalla Regione Marche tramite il Gal, e doveva diventare un riferimento per la ricerca sulla tartuficultura a livello regionale. Purtroppo la Regione, trascorso il primo quinquennio, non sostenne più l'iniziativa e ci trovammo a metà del guado. Un vero peccato; è un gran rammarico non aver potuto portare a termine il progetto. Comunque all'interno del progetto, già nei primi 5 anni vennero finanziate e realizzate delle ottime cose, come ad esempio un convegno europeo a cui molti ancora oggi fanno riferimento sullo stato dell'arte nella coltivazione del tartufo, consulenza e monitoraggio sulle tartufaie, realizzazione di dépliant e guide che vengono ancora oggi utilizzate, oltre che all'acquisto di varie attrezzature che oggi sono di proprietà del comune. Spese che rientravano nel finanziamento e non a carico del Comune, come del resto quelle sostenute per la struttura che avrebbe ospitato il centro. Oggi qualcuno ama ricordare solo lo stato della ex scuola di Valcinante dopo che il progetto era stato abbandonato dalla Regione e dal Gal (che ha preferito, nel corso del tempo, finanziare progetti di nessuna valenza scientifica), ma molti ricordano invece i vantaggi che nel periodo di attività del centro sono giunti per il territorio e per il Comune, compreso l'aver fatto qualche lavoretto sulla struttura che oggi di certo ha acquisito maggior valore rispetto a prima, anche se non viene utilizzata come centro tartuficolo.

Lei è stato molto criticato per la gestione dei tributi. Senza entrare nel merito delle critiche relative al fallimento della Gestor, può spiegare ai lettori perché rigettò la proposta dall'opposizione di allora, guidata da Pietro Leoni, di gestire direttamente l'accertamento e la riscossione?

La gestione dei tributi era stata affidata a mezzo gara. La proposta della gestione diretta (riscossione e accertamenti) sarebbe stata possibile in due modi: attraverso l'assunzione di un nuovo dipendente o attraverso l'affidamento del servizio a uno dei dipendenti già in organico. La proposta non fu accolta perché, in condizioni normali, l'assunzione di un nuovo dipendente sarebbe stata più dispendiosa rispetto alla gestione esterna. Nel caso invece dell'affidamento a uno dei dipendenti in quel momento in organico, non c'era alcuna figura che potesse essere sovraccaricata di un impegno così gravoso. Purtroppo poi avemmo dei problemi con la ditta che, se non ricordo male, andò in fallimento. Centinaia di comuni italiani furono coinvolti, non solo il nostro. Mi scuso ma non mi ricordo altri particolari circa la vicenda.

Recentemente, la nuova amministrazione ha rivelato l'esistenza di un contratto del comune, da lei sottoscritto con la ditta SATO 11 anni fa, per l'accensione e lo spegnimento dell'impianto di riscaldamento nell'edificio scolastico. Per questa semplice operazione il comune sosterrebbe un costo annuo di circa 19.000 euro. La lista Insieme per Roccafluvione ha annunciato che pubblicherà presto documenti amministrativi che smentiscono questa affermazione. Ci vuole anticipare qualcosa a questo riguardo?

Sul discorso metano posso dirle questo. La metanizzazione fu affidata a mezzo gara alla CPL Concordia, che a sua volta affido in sub appalto alla Sato di Ascoli Piceno la realizzazione dei lavori. Conseguentemente all'arrivo del metano vennero sostituite tutte le vecchie caldaie a gasolio: comune, scuola elementare e media, scuola materna e impianti sportivi. Furono rimessi a norma tutti gli impianti calore e fu affidata la manutenzione. Gli importi dei lavori e degli affidamenti vennero definiti dai tecnici comunali e non certo dal sottoscritto. Peraltro mi sembra che ai tempi il capogruppo dell'opposizione era Pietro Leoni, fratello dell'attuale sindaco, il quale aveva accesso a tutti gli atti. Non ricordo che avesse mai rilevato anomalie. Strano che se ne parli adesso.

La nuova amministrazione guidata da Francesco Leoni, è ormai insediata da quasi un anno. Che giudizio dà del suo operato?

Credo che sia un momento molto difficile per i piccoli comuni e quindi non possiamo aspettarci grandi cose. È necessario però, a mio avviso, mettere in campo delle progettazioni condivise e fattibili con i comuni vicini. Ad oggi non vedo grandi idee in tal senso.

Ci dobbiamo aspettare un suo ritorno sulla scena politica di Roccafluvione, magari come capolista alle prossime elezioni tra quattro anni?

Per ora devo pensare a rimettermi fisicamente, dopo il brutto incidente che ho avuto.

In futuro vedremo se vi saranno le condizioni per un mio contributo all'amministrazione comunale di Roccafluvione. Io adoro il mio paese d'origine e ho dedicato quasi 20 anni all'amministrazione comunale. L'ho fatto con passione e con tanto lavoro, insieme ad un gruppo di fantastici collaboratori, che ancora oggi mi chiedono di tornare ad impegnarmi.

Indipendentemente dal ruolo che assumerà alle prossime consultazioni amministrative locali, quali ritiene debbano essere gli indirizzi irrinunciabili dell'amministrazione del nostro comune? In particolare qual'è la sua posizione personale in merito alla possibile fusione dei quattro comuni che si affacciano sul Fluvione?

È indispensabile concordare una strategia unitaria con i comuni vicini, rinunciando ad anacronistici campanilismi. Roccafluvione gode di una posizione geografica che le consente di esser fulcro per una visione unitaria, ma è necessario un dialogo con le altre realtà vicine. Mi sembra che questo, per ora non si stia attuando.

 
 
 

Comments


Also Featured In

    Like what you read? Donate now and help me provide fresh news and analysis for my readers   

Dona con PayPal

© 2023 by "This Just In". Proudly created with Wix.com

bottom of page