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Spina nel fianco

  • Anna Cecilia Poletti
  • 17 lug 2015
  • Tempo di lettura: 13 min

Intervista semibuffa ad Alessandro Spina - di Anna Cecilia Poletti

Non è un segreto per nessuno che il nostro rapporto sia burrascoso. Nemici dichiarati in politica, abbiamo fallito in ogni tentativo di collaborazione. La musica forse potrebbe unirci. Ma qualcosa mi fa sospettare che anche in questo ambito siamo agli antipodi: lui cantante, io strumentista, lui musicista da palcoscenico, io intimista e minimalista. Io appassionata di musica e teatro (rigorosamente separati), lui di lirica (rigorosamente uniti). Verremo fuori vivi da questa intervista? Vediamo.

Un punto di partenza potrebbe essere il coro: per lui un punto di partenza, per me una passione che coltivo dall’adolescenza.

Alessandro, hai iniziato a cantare come corista nel coro polifonico “Cento torri”; ci racconti quell’esperienza che ti ha avvicinato alla musica?

Prima di parlare della Corale farei qualche "passettino" indietro fino agli anni '90 quando ogni domenica nella chiesa di S Stefano un gruppo di giovanissimi allietava con i canti l'accattivante messa di Don Isaia . Al piano/organo instancabilmente c'eri tu, bravissima e sempre preparatissima poi alle chitarre Mauro Strambi e Luigino Bruni ed infine il coro dei giovani di Roccafluvione .

Credo che quei momenti e quelle indimenticabili domeniche siano state motivo d'ispirazione, ero affascinato dalle voci di Luigino Bruni e Gianfranco Bruni, splendido colore insieme ad una ispirata musicalità . Sono sicuro che il mio inizio sia dovuto proprio grazie a questo clima domenicale .

Riguardo alla Corale fui invitato a partecipare all'età di 17 anni alle prove che si tenevano in Piazza Immacolata. Sotto la Chiesa avevamo uno spazio dove ci si poteva esercitare. La mia prima audizione davanti al maestro Bernardo Azzara, il quale ricordo con grande affetto. Mi fece intonare una scala in do maggiore e fui subito arruolato. Come mi sentivo? Un pesce fuor d'acqua, io che ero abituato con gli amici di Rocca, lì il clima era molto professionale e a quel rigore non ero abituato. Iniziai a conoscere meglio l'ambiente e feci subito amicizia con Titino Volponi il quale divenne subito il mio "padre" spirituale. Da lì in poi la corale divenne la mia seconda famiglia, mi sentivo a casa . Grazie a questa opportunità iniziai ad aprire gli occhi ed il cuore verso il "bello", verso la musica e l'arte. Ascoltavo opere, musiche sinfoniche, e mi appassionai a Mozart. Non potevo più fare a meno della musica. Scoprire un talento in età adulta e decidere di assecondarlo al punto tale da cambiare la propria vita non è una scelta facile; ci vuole una certa dose di coraggio. Come è avvenuta la decisione?

Nella Corale conobbi Serafino Formica un uomo da un bellissimo timbro di tenore, era innamorato della mia qualità vocale, decise di portarmi dal mezzosoprano Lari Scipioni moglie dell'ormai scomparso senatore della DC. Al mio arrivo mi accolsero con dolci, vini pregiati ed un affascinante caminetto acceso, ricordo la moglie del grande tenore Galiè grandissima amica della Sig.ra Scipioni.

Ci avvicinammo al pianoforte ed intonai qualche vocalizzo, da quel giorno la Sig.ra Scipioni non mi ha più lasciato, fu vero amore a prima vista. Mi diede il suo spirito, la sua maestria, la sua anima, il suo cuore. A lei devo tutto. Studiavo tutti i giorni dal lunedì al sabato 2 ore al giorno fino alla sua morte. Dopo la morte della Sig ra Scipioni mi trovai in un vicolo cieco non sapevo cosa fare.

Conobbi la bravissima attrice Debora Mancini la quale mi chiese se sarei stato capace di abbandonare tutto per seguire un sogno. Avevo molta paura. Iniziai a studiare solfeggio con lei e dopo un anno, ci ritrovammo entrambi a Milano. Mi aveva convinto, i sogni son desideri da assecondare.

Feci l'audizione al Consevatorio di Milano, fui preso col massimo dei voti ed iniziai a studiare .

Iniziai a studiare canto con la Sig ra Canetti un padreterno del Conservatorio una donna con un rigore immenso. Era la più stmata e la più preparata del Conservatorio. Da lì a poco mi propose di fare audizioni per piccoli concerti, avevo 23 anni.

Studiare sui banchi a 23 anni insieme ai ragazzi di 10 anni non è stato un bel vedere ma ce l'ho fatta, io stavo assecondando la voglia d'imparare Con lo studio in Conservatorio è arrivato il primo contatto con l’opera: quali sono le tue preferenze? Opera buffa o melodramma?

Iniziai subito con l'opera buffa "il signor bruschino" di Rossini da lì in avanti feci molte opere di carattere o meglio dire buffe, e molte altre serie: Boheme trilogia mozartiana, Tosca ecc ecc non so dirti tra opera buffa e melodramma, ricerco continuamente la mia strada. Quale teatro è stato più accogliente?

Credo un po' tutti. Ogni teatro ha il suo fascino ma l'accoglienza dei teatri San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Scala di Milano, Fenice di Venezia e' qualcosa che rimane nel cuore .... I teatri citati hanno la capacità di avvolgerti, cullarti, coccolarti, ispirarti, ti rapiscono in molti modi. Che rapporto hai con i direttori d’orchestra? Quale di essi ti ha arricchito umanamente e musicalmente?

Beh! Il maestro Muti e' stato senz'altro l'uomo che mi ha investito con la sua impressionante e ammaliante energia . Studiare , imparare da lui e' stata l'esperienza più importante della mia carriera, ogni suo appunto e' sempre giustificato, parla di Verdi citando Dante e di Leopardi mentre ti corregge un fraseggio, un genio, immenso . Ricordo poi altri grandissimi con i quali ho lavorato: Zubin Metha, Michele Mariotti, Carlo Rizzi. Ho avuto la fortuna di lavorare con i più grandi maestri del Mondo i quali mi hanno insegnato la puntualità il rigore e la fantasia. Con alcuni di loro ho tutt'ora una grande amicizia Tu hai un carattere da tenore (nel melodramma la voce tenorile è prevalentemente quella del protagonista) ma hai una voce da basso o in alternativa baritono (tranne rari casi hanno parti secondarie): come vivi questo conflitto?

Beh! La voce da basso o bass-baritono ha spesso ruoli principali: Don Giovanni-Figaro- Don Carlo- Mefistofele di Boito- il Rossini serio e anche buffo:Mose - italiana in Algeri .... Ecc ecc.

Comunque Devo dire che nell'opera non mi dispiace affatto perché come diceva Strehler : non ci sono parti minori o di fianco, in teatro esistono solo piccoli artisti, quindi vivo il mio ruolo sempre con grande intensità emotiva piccolo o grande che sia tralasciando per un attimo, almeno sul palcoscenico, come dici tu il mio carattere da tenore. Personalmente mi ero fatta l’idea che la mania della “presidenza” (Marsia 360°, Acli) fosse un modo per giocare il ruolo del “tenore” almeno al di fuori della musica. Che ci dici di queste due esperienze?

Un'esperienza che continua tutt'ora. Inizialmente Marsia a 360 voleva essere un'alternativa ai validi progetti già esistenti sul territorio, volevamo approfondire le tematiche che riguardavano la pittura la fotografia e il linguaggio filmico. Col passare degli anni ci siamo resi conto, considerato il tempo a disposizione, che l'unico argomento che potevamo portare avanti era legato al discorso filmico, infatti oggi con grande entusiasmo siamo riusciti a portare a termine due lavori legati alla nostra storia e alle nostre tradizioni quali appunto: Annanzarrete di Guido Ianni e A passo d'uomo tra i pastori di Ianni-Mancini-Galotto ed io.

Sono passati già 6 anni di associazionismo e tutto sommato nel nostro piccolo siamo riusciti a dare sul territorio il nostro contributo sociale attraverso il linguaggio dell'arte e della poesia.

Checché se ne dica dell'associazione, anche se alcuni componenti potevano essere ricondotti a figure di appartenenza politica territoriale come me e l'attuale vice sindaco , i temi trattati e sviluppati non sono mai stati di carattere politico o peggio ancora di appartenenza politica. Marsia a 360 ha sempre parlato di arte, cultura, tradizioni e territorialità , certo, non sono mancati dissapori all'interno di tale gestione, ma l'amicizia e la voglia di condividere ha vinto su tutto, anche sulle ingiurie.

Questa magnifica esperienza e complicità ha dimostrato quanto sia importante l'unità piuttosto che l'appartenenza. Senza la collaborazione di molti, anche non associati, sarebbe stato impensabile catalogare e disporre di una biblioteca di 1500 volumi , di ben 3 mostre fotografiche con più di 500 fotografie, una videoteca di cortometraggi con più di 350 lavori arrivati da tutt'Italia, ed ancora concerti, mostre, collaborazioni, festival di cortometraggio . Quindi lunga vita all'associazione Marsia a 360* che da qualche mese ha rinnovato la presidenza con la bravissima e preparatissima Sonia Marcozzi.

Dimenticavo !!!! Vi aspettiamo tutti per la sesta edizione del Fluvione Corto Festival che si terrà a settembre come ogni anno a Roccafluvione presso il centro polivalente Riguardo alle Acli e' ancora un progetto aperto ad oggi abbiamo l'affiliazione di 10 associazioni e la nomina di un consiglio provinciale insieme ad un gruppo di progettisti i quali avranno il compito di rispondere ai bandi regionali e provinciali sul tema cultura/ associazionismo. Un'esperienza nuova con una responsabilità diversa da quella che avevo quando ero presidente dell'associazione Marsia a 360*

Molti si aspettavano che, cambiando amministrazione e con Guido Ianni vicesindaco nonché assessore alla cultura, il coinvolgimento di Marsia 360° nelle attività culturali sarebbe stato molto più sostanzioso: come mai invece l’associazione partecipa poco più che alle solite attività?

La preziosa collaborazione del vice sindaco all'interno della associazione Marsia a 360* non ci obbliga ad avere più o meno rapporti con l'amministrazione attuale. Certo, ci sono in testa progetti che ci accomunano ma non ci sentiamo figli di questa Amministrazione come di nessun'altra quindi non sentiamo il bisogno di essere presi in considerazione diversamente da quello che siamo, appunto un associazione culturale. Permettimi di fare un plauso invece a questa Amministrazione insieme all'amico Guido il quale ha saputo mantenere e sviluppare i progetti validi della passata amministrazione cercando poi di coinvolgere quante più persone nelle nuove attività organizzate senza mai limitarsi nel favorire associazioni o persone vicine al suo linguaggio culturale. Infatti e qui vado a memoria non poche sono state le collaborazioni con realtà competenti, solide e collaborative che hanno permesso la doverosa continuità progettuale che in questi periodi risulta assai difficile per mille motivi. Da qualche giorno è fruibile per due giorni a settimana la biblioteca comunale senza dover fare richiesta. Ma ricordiamo che anche Marsia a 360° ha in dotazione una biblioteca con circa 1500 testi. Come mai non è stata ancora utilizzata?

Sono molto scaramantico , dico solo che a breve ci sarà una bella sorpresa al riguardo. Incrociamo le dita. Nel Comune è stato aperto un nuovo circolo affiliato alle Acli (Il Ceterella di Valcinante): in qualità di presidente provinciale della sezione musica e spettacolo quale è il tuo impegno nei confronti del circolo locale?

La massima disponibilità ovviamente. Potrei suggerire all'associazione di affiliarsi all'Acli Arte Spettacolo e magari entrare a far parte in futuro nel consiglio provinciale oppure indipendentemente da questo cercare anche attraverso le mie conoscenze, una collaborazione per i loro appuntamenti culturali. Potrei ora suggerire un concerto natalizio nella suggestiva chiesa di Valcinante. Rimango in attesa per ogni coinvolgimento al riguardo . Ogni personaggio che si interpreta lascia qualcosa nell’interprete e al tempo stesso in ogni dramma c’è sempre un personaggio che più ci assomiglia. Facciamo un breve viaggio nel tuo repertorio: cosa ti assomiglia dei seguenti personaggi?

Del Don Giovanni di Mozart hai in repertorio tanto Don Giovanni (lo sciupafemmine) quanto Masetto (il cornuto):

Del Don Giovanni al momento nulla. Qualche anno fa avrei detto l'orgoglio. Con tutta onestà sono incuriosito del carattere di Leporello, il quale non è il Sancho Panza di Don Giovanni come si vorrebbe far credere bensì ne è l'alter ego .

Di Masetto nulla direi. Asseconderei la regia e quindi i movimenti scenici .... La geografia come si dice in gergo. Cercherei di assomigliare ad un personaggio deluso, amareggiato, sconfitto. Nelle Nozze di Figaro di Mozart sei stato Figaro (l’innamorato nella fase della realizzazione dei progetti, si sta per sposare).

Qui ci sarebbe molto da dire, è un ruolo che non ho mai debuttato conosco bene le tre arie ma non ho mai cantato tutto il ruolo . Sicuramente Figaro e' un personaggio a tutto tondo : innamorato, deluso, astuto, divertito e brillante chissà potrebbe assomigliarmi tutto, dipenderà dalla Susanna Nel Barbiere di Siviglia di Rossini sei Don Basilio (il cattivo consigliere, colui che suggerisce di sollevare il venticello della calunnia, arma letale contro i nemici).

Basilio lo conosco meglio. Molti lo fanno sembrare il Don Abbondio della situazione perché rimane più simpatico come personaggio ma a me piace pensarlo un Figaro al contrario. È' una persona molto astuta non interferisce con nessuno fa un po' il finto tonto ma in realtà capisce in un attimo cosa sta succedendo . Mi piace la sua ironia A proposito di venticelli di calunnia: tutto il mondo è paese e anche noi non siamo immuni da questo sport, talvolta non proprio divertente come nell’opera buffa. Che ne pensi a riguardo?

Come dice Basilio a Bartolo, la calunnia e' un venticello, un'auretta assai gentile ... Insensibile e sottile ....] È uno sport come dici tu che è ben lontano dal mio modo di essere .

La calunnia a mio modo di vedere e' solo una maschera pirandelliana sempre più spesso utilizzata per nuocere e ferire, e' l'arma più bieca utilizzata dall'uomo per favorire la propria bramosia e' il veleno iniettato per corrompere le menti, insomma è lo strumento di difesa che ci allontana dal confronto . La si utilizza in famiglia, a lavoro, sui profili multimediali, pare che di questi tempi in politica sia il prodotto più usato , a quale costo poi!!!! Non meno efficace nelle piccole comunità come la nostra, sembra essere il pane quotidiano .

Peggio della calunnia vi è poi l'ignavo che, insieme alla calunnia, ne partorisce l'ingiuria e la diffamazione.

Nella Lucia di Lammermoor di Donizetti sei invece Raimondo (la guida spirituale non troppo illuminata):

Hai detto bene non troppo illuminato. Raimondo e' una guida spirituale che risponde ai comandi dell'uomo e non di Cristo. È un uomo fragile che fa il suo dovere rispettando le regole delle famiglie potenti. È un servo, un moralizzatore poco ispirato . Non mi appartiene

E veniamo al Faust di Gounod in cui sei Mefistofele, il demonio (ti ci vedo):

L'essere tentato e tentatore e' la mia dannazione .... In bene ovviamente , si capisce Da Raimondo che invoca il Cielo a Mefisto: che rapporto hai con la spiritualità? Con il bene e male presenti in ognuno di noi?

Lavoro da sempre sull'atteggiamento spirituale che a mio avviso è la chiave di volta verso la ricerca del bello, del significativo, dell'essenziale e soprattutto permette di aprirti alla grazia Divina nei momenti di abbandono e di difficoltà. Instancabile peccatore quale sono, percorro la mia strada spirituale chiedendomi cosa voglia Dio per me e non da me, sforzandomi di stare attento a non commettere gli stessi errori . Il bene e il male giocano a dama sulla scacchiera che è la vita, non si può essere sempre buoni o sempre cattivi. L'animo umano ha bisogno di entrambi per esprimersi e giocare la partita sulla scacchiera che è appunto la vita, è l'unica occasione per migliorare il proprio temperamento .

Nella Tosca di Giacomo Puccini sei Angelotti, il fuggitivo costretto al travestimento per mettersi in salvo.

Angelotti, il console della spenta repubblica romana. mi piacerebbe avere tutte le caratteristiche di questo personaggio: passionale, patriottico, eroe, immortale. Forse per ora ho quella del patriottico o meglio dire mi piacerebbe interpretare la parte del patriottico. Cosa ne pensi delle numerose identità segrete che commentano su facebook la vita politica paesana?

Le leggo qualche volta e devo dire che sono dispiaciuto ed amareggiato per certi aspetti ma vorrei non approfondire queste dinamiche mi limito solo nel dire che la vita politica paesana ha bisogno di profili autentici e soprattutto profili umani in carne ed ossa . La comunità ha bisogno di vera umanità, tangibile, concreta, ha bisogno di collaborazioni, di fratellanza, come diceva Gramsci che odiava gli indifferenti.Io non posso dire di odiare ma sposo questo pensiero dicendo ai molti che si nascondono, di non essere indifferenti. Polemizzare senza fare e' sinonimo d'indifferenza. Quindi coraggio, uscite fuori, non siate indifferenti. Certo andare d'accordo con tutti e' impossibile ma cercare sempre lo scontro e' cosa assai più grave dell'impossibilita' ad andare d'accordo. In questo difficile periodo d'austerità l'unica medicina capace di alleviare i dolori dell'indifferenza tra le varie fazioni o appartenenze e' lo spirito di collaborazione. E' quel punto d'incontro che spesso sfocia appunto nella calunnia quando la fratellanza viene a mancare . Quindi cosa vuoi che ti dica? Quando impareremo a fare le cose insieme, spero presto, non avremo più bisogno di nasconderci dietro falsi profili o peggio ancora criticare senza nessuna cognizione di causa.

Nella Carmen di Bizet invece sei il torero Escamillo (che ha “il combattimento come piacere”).

Non credo di avere caratteristiche di piacione come Escamillo.... È un personaggio molto superficiale, non mi piace e credo che non sia nemmeno innamorato della Carmen; è di contorno per far quadrare la storia . Un cliché della lirica è la contrapposizione tra i potenti che tramano alle spalle dei poveri e i popolani più furbi, belli, giusti…non ti sembra, nella politica, di essere rimasto imbrigliato in questo schema?

Parlare di politica ora è come essere potenziali allenatori di una squadra di calcio che sta disputando una partita in televisione. E' inutile formulare gli schemi di gioco tanto non ti ascolteranno mai; primo perche non sei tu l'allenatore e secondo perché stai parlando ad una televisore . Ognuno di noi continua ad essere un falso allenatore di fronte alla politica. Siamo tutti molto bravi al bar quando ci infervoriamo sui temi riguardanti la riduzione delle tasse, posti di lavoro, qualità della vita ma come spesso capita, anche se continueremo a parlarne, la nostra voce non basterà a risolvere il problema: primo perche le leggi continueranno a farle i politici e non noi; secondo perché ai politici del bene comune non è mai interessato nulla. Loro continueranno sempre ad essere gli allenatori in carica e noi i soliti spettatori della domenica . Credo inoltre che continuare ad essere curiosi di una politica come questa che stiamo vivendo, indebolira' sicuramente l'unica arma di ripresa, il coraggio . Quindi alla domanda rispondo si, siamo tutti consapevolmente imbrigliati nel sistema e non c'è via d'uscita o meglio ci sarebbe ma la strada da percorrere e' tutt'altra. Concludiamo con un giochino.

Se il Conte di Almaviva fosse Peppe Mariani, chi sarebbe don Basilio? ( per i non addetti: l’opera è Il Barbiere di Siviglia di Rossini; il Conte d’Almaviva è colui che deve essere messo in cattiva luce; Don Basilio suggerisce di usare l’arma della calunnia contro di lui).

Credo il suo amato cane maltese, non dico il perché di questa mia considerazione e me ne guarderei bene dal dirlo, non vorrei ritrovarmi con una denuncia come e' capitato sfortunatamente alla famiglia Rossi. Non l’ho capita… Se invece Faust fosse Guido Ianni chi sarebbe Mefisto? (L’opera è il Faust di Gounod; il dottor Faust vende l’anima a Mefistofele in cambio del suo aiuto)

Ovviamente Angelo Gabrielli Se Gemma Gibbs fosse Angelotti, chi sarebbe Cavaradossi? (L’opera è Tosca di Puccini; Angelotti è il patriota fuggitivo che cerca rifugio nascondendosi e travestendosi; Cavaradossi lo aiuta a nascondersi)

Sono figli della stessa natura politica quindi è difficile sapere chi si cela dietro mentite spoglie di Gemma Gibbs , un uomo ? Una donna ? Se fosse una donna Cavaradossi lo farei fare a Nazareno Landi se fosse un uomo a Fumagalli così tengono stretto il segreto dell'anonimato . Se io fossi Lucia di Lammermoor chi sarebbe Arturo? (L’opera è Lucia di Lammermoor di Donizetti; Lucia è indotta controvoglia dal consigliere Raimondo a sposare Arturo che ucciderà la prima notte di nozze).

Penso il Dottor Fabiani potrebbe essere un valido Arturo.

Alla fine dell’intervista ho scoperto che una cosa in comune ce l’abbiamo: la simpatia per Leporello, il servitore alter ego di Don Giovanni che tiene il catalogo delle conquiste del suo padrone e le sciorina una ad una alla malcapitata Donna Elvira.

Solo che a differenza di Donna Elvira, donna Anna Cecilia sta ancora aspettando, inutilmente forse, un Leporello che spazzi via i vari Don Basilio della calunnia che le dica senza paura “Madamina, il catalogo è questo!”

 
 
 

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