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Le impressioni di un ritratto se l'artista è Botero

  • Maria Grazia Isolini
  • 29 ago 2015
  • Tempo di lettura: 3 min

“Oh incanto della cicciona. Gamba di grandezza elefantina….Evviva le adipose ……e mangiano tutto ciò che ingrassa il culo”

Salve sono Maria Grazia. Quando Walter Galotto mi ha chiesto di interpretare un quadro di Botero (nella specie artista del circo) mi è venuto da sorridere perché nella presentazione dei quadri (eravamo tre) sarebbe stata letta una poesia “Inno alla cellulite”.

“Oh incanto della cicciona. Gamba di grandezza elefantina….Evviva le adipose ……e mangiano tutto ciò che ingrassa il culo”. Adoro BOTERO…. Perché ha saputo dare l’immagine della vita da un totale ed opposto punto di vista rispetto a quello dei nostri giorni: rovescia le aspettative: abbondanza corporea con sensualità, leggiadria, voglia di vivere e sorridere!!!!

Mi sono quindi calata nei panni della donna fantasticando su come avrei potuto realizzare quel personaggio ridondante e simpatico: tutone imbottito extra large, vestitino, calze non calze, scarpine rosse e tutti gli accessori…… Ok ci siamo: indossati gli abbondanti panni della Botero, viene il momento di entrare nel quadro ed attendere!!!

Ad ogni rappresentazione sono molto emozionata ma poi al momento dell’apertura della Mostra ecco che arrivano gli sguardi delle persone, il loro calore e simpatia e mi sciolgo dalla tensione prendendo forma nella cornice. Stupore immenso per me, la prima volta al Bocciodromo di Roccafluvione nel vedere dal vivo quadri di così gran pregio ed importanza a livello artistico tutti insieme e delle varie epoche.

E’ finito lo spettacolo di presentazione delle opere in mostra. Buio per qualche minuto e poi… Le luci si riaccendono, i teloni vengono aperti: la galleria prende vita, respira e noi siamo tutti dentro le nostre cornici! Ognuno nella propria posizione… Le persone entrano conservando un tono di voce consono ad una galleria …..

Mi sono sentita splendidamente a mio agio anche se con un po’ di timore: non ho sentito critiche (anche se ce ne saranno state) ma delle persone che passavano ed osservavano ho recepito i gesti, la mimica, le risate. Risolini di approvazione ed esclamazioni per la somiglianza con l’originale!

Divertenti i commenti dei bambini, uno tra i tanti più simpatico: “Mamma ma non si muove mai la signora che ha la corda?” e la mamma “No perché è come una statua, immobile”.

A quel punto è stato più forte di me, non ho resistito: ho aspettato che la mamma si allontanasse di qualche passo per fare l’occhiolino al bimbo salutandolo velocemente con la mano e riprendendo subito la mia posizione… immobile. Il bimbo a bocca aperta accenna un sorriso con la sua e si avvicina alla mamma dicendo “Mamma mamma si è mossa l’ho vista, la signora mi ha salutato” “Ma non è possibile loro sono immobili!!!!” Ahahahahah stupendi bimbi.

Sguardi, commenti, sorrisi di approvazione e passaggi veloci, per poi tornare indietro e riguardare meglio ciò che prima era sfuggito: tutto questo mi ha reso ancora più felice soprattutto pensando a chi aveva ideato e realizzato tutto questo.

Nell’ultima rappresentazione a Grottammare ero insieme alle due Botero e la Vergine Penitente posizionate sul torrione con uno stupendo paesaggio davanti. Serata calda, un faro con luce quasi accecante e tante bestioline tra cui piccoli grilli che ci prendevano d’assalto. Addirittura un grilletto mi si era fermato sul collo ed una signora mossa a compassione, chiedendomi scusa, con la sua mano lo ha tolto complimentandosi perché non avevo battuto ciglio.

Tutti coloro che si fermavano a guardare cercavano di strappare un sorriso o un movimento in più, perciò aspettavano il momento della breve pausa per complimentarsi.

Un signore con la sua famiglia, verso la fine della manifestazione, si avvicina divertito ed estasiato (come mi ha confidato) dicendo “Siete magnifici, professionali. Veramente rispondenti in maniera incredibile al vero quadro. Complimenti per l’evento e per chi lo ha ideato ma è un sacrificio! Chi ve lo fa fare?”

Con un sorriso super e la voglia di far esplodere la mia contentezza ho risposto ” Fare arte con la bellezza della consapevolezza di divertirsi per far divertire è ciò che mi motiva. Poi il sacrificio (che c’è in tante sfaccettature) viene sempre ripagato dalle persone che partecipano quando sorridono e fanno sentire il loro calore e tornano a casa arricchite da ciò che siamo stati capaci di donare.”

Grazie Walter, grazie al Presidente ed a tutti i ragazzi e ragazze della Pro Loco di Roccafluvione.

 
 
 

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