Cantare? No, Suonare la voce.
- Anna Cecilia Poletti
- 17 dic 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Venerdì 18 alle ore 21 si potrà partecipare a Venarotta, al concerto-conferenza tenuto da Massimiliano Di Carlo, musicista e ricercatore di culture e musiche di tradizione orale. Sabato 19 e domenica 20, dalle 16 alle 19, nel corso dedicato, si potrà sperimentare direttamente la tecnica del canto difonico (emissione vocale di due o piú suoni simultanei provenienti dalla stessa fonte emissiva).

La voce è la più profonda carta della nostra identità; è l’elemento che tradisce le nostre emozioni, rivela i nostri malesseri; è il primo contatto col mondo esterno quando nuotiamo nel grembo materno, l’ultimo appiglio agli affetti quando l’intelletto e la vita ci abbandonano.
“Suonare la voce” (chiaro riferimento all’esperienza musicale di Demetrio Stratos) non è cantare. O meglio, non è solo cantare. È trattare la voce come uno strumento, il più intimo, etereo degli strumenti, con l’atteggiamento dello strumentista, di ricerca, sperimentazione, fino a esplorarne i confini più arditi: quante possibilità timbriche ha la mia stessa voce? Posso suonare la mia voce in modo da emettere due suoni contemporaneamente? Come riuscire a sentire le mie corde vocali come vedo e tocco le corde di un violino?
L’esplorazione dei confini dello strumento “voce” porta direttamente a varcare i confini della propria cultura e conoscere civiltà lontane nel tempo e nello spazio, in un viaggio affascinante, ancestrale e mistico.
“Suonare la voce” è anche la proposta più interessante e coraggiosa proposta dall’associazione “Libero Spirito” in un periodo insolito come quello pre-natalizio.
L’evento, patrocinato dalle amministrazioni di Venarotta e Roccafluvione, si terrà presso l’Ospitale di San Francesco di Venarotta e si articolerà in due momenti.
Venerdì 18 alle ore 21 si potrà partecipare al concerto-conferenza tenuto da Massimiliano Di Carlo, musicista e ricercatore di culture e musiche di tradizione orale che partendo dal fenomeno acustico dei suoni armonici, si esibirà in canti e suonate che si basano solo sull’intonazione “Naturale”, un modo di cantare e suonare che accomuna molte tradizioni musicali spontanee tramandate oralmente da secoli, presentando documenti storici, cenni antropologici, geografici ed etnomusicologici volti a far comprendere il più possibile il contesto socio-culturale da cui questa musica proviene.
Sabato 19 e domenica 20, dalle 16 alle 19, nel corso dedicato, si potrà sperimentare direttamente la tecnica del canto difonico (emissione vocale di due o piú suoni simultanei provenienti dalla stessa fonte emissiva).
Una proposta al tempo stesso specialistica e divulgativa, da non perdere.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=118&v=oA_FBo-k4Aw
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