Fusione: dire e non dire Leoni da slalom
- Graziano Ruzzini
- 9 mar 2016
- Tempo di lettura: 4 min

"Non sapevamo che facessi anche il giornalista; ad ogni buon conto i cittadini di Roccafluvione, quindi anche tu, a partire dal dopo elezioni del 2014, hanno la fortuna di poter partecipare ad un' assemblea pubblica ogni terzo mercoledì del mese"
Abbiamo sottoposto alcune domande all'amministrazione Leoni sul tema scottante della fusione dei comuni. Ci si risponde in sostanza che "avremmo potuto essere presenti all'assemblea mensile e che comunque informazioni più precise le potremo trovare nel rendiconto che l'amministrazione pubblicherà nel suo sito". Ad ogni buon conto pubblichiamo le risposte alle domande indirizzate a Guido Ianni a cui ha risposto tutto il gruppo consiliare.
Si è molto discusso in tempi recenti dell’argomento fusione e su questo tema siete stati spesso attaccati. Alla luce dell'assemblea pubblica tenutasi il 17 febbraio a Roccafluvione, ritenete che l'argomento fusione sollevato dall'opposizione nel nostro paese sia realmente sentito?
Non sapevamo che facessi anche il giornalista; ad ogni buon conto i cittadini di Roccafluvione, quindi anche tu, a partire dal dopo elezioni del 2014, hanno la fortuna di poter partecipare ad un' assemblea pubblica ogni terzo mercoledì del mese; potevi essere presente e ascoltare ciò che è stato detto, magari senza travisare i fatti come ha fatto qualcuno del gruppo di opposizione. Per ogni assemblea comunque viene riportato il verbale che viene poi pubblicato sulla nostra pagina istituzionale e lì probabilmente troverai informazioni più precise. L'attuale opposizione comunque, nei tanti anni di maggioranza non ha mai sollevato con i cittadini di questo tema.
Sempre nella citata assemblea è emersa quella che sarà la linea dell'amministrazione Leoni: fusione solo se costretti. Come mai la vostra Giunta non considera i vantaggi che il progetto a detta di molti recherebbe?
Questa domanda, come è stata posta ,conferma quanto detto sopra, cioè che chi ha riferito queste considerazioni, lo ha fatto in modo quantomeno tendenzioso, perché nessuno dell’amministrazione ha detto che la fusione si farà solo se costretti, ma si è chiaramente ribadito che questa nostra amministrazione porterà avanti SOLO OPERAZIONI NELL’INTERESSE DEI CITTADINI DI ROCCAFLUVIONE.
A prescindere dagli incentivi e dalle vere o presunte costrizioni, non credi che a Roccafluvione nuocerebbe restare fuori da un progetto di riorganizzazione territoriale, soprattutto considerando gli scenari che si vanno delineando in ambito provinciale (fusioni sia di comuni limitrofi che maxifusione dei comuni di costa e vallata)?
Roccafluvione non resterà fuori da eventuali progetti di riorganizzazione territoriale perché, questa amministrazione, a differenza di quella precedente, segue con attenzione tutti gli scenari che la possono riguardare e coinvolgere.
Commentando la proposta di legge che vorrebbe fissare il limite minimo di residenti per comune a 5000, hai (qualcuno di voi ha) parlato di proposta provocatoria ma non realistica. Potreste spiegarci il perché di questa affermazione e come si sta delineando il quadro legislativo in merito a fusioni e spending review?
Bisognerebbe chiederlo al legislatore in quanto è stato proprio uno dei primi firmatari della proposta di legge a dichiarare che era un'idea poco praticabile; noi siamo abituati a parlare con dati di fatto e non con teorie fantascientifiche o sulla base di leggi inesistenti o di proclami. E' giusto che le fusioni passino con un ampio consenso delle amministrazioni e dei cittadini.
Qualora lo scenario normativo inducesse i piccoli comuni alla fusione, avete avviato degli studi di fattibilità di fusione con le altre amministrazioni comunali? in particolare sareste più propensi alla fusione con comuni simili al nostro o all'annessione ad Ascoli?
Come detto sopra noi non escludiamo alcuna ipotesi.
Durante l'assemblea tra gli argomenti sollevati contro una possibile fusione con Venarotta ci sarebbe stato il dubbio sulla salute del bilancio del Comune venarottese, argomentazione che al pubblico favorevole alla fusione è sembrata "disperata". Al di là di questo, sembra emerso che in realtà all'interno del vostro gruppo ci siano componenti favorevoli alla fusione. Qual è realmente la situazione e a che punto è il confronto all'interno del gruppo di maggioranza?
Nessuno ha detto, in assemblea, che il Comune di Venarotta non avrebbe il bilancio in ordine, per cui questa è un' affermazione che è stata presa da qualche altro cronista esperto. Quanto alla disperazione, credo che dopo le elezioni del 2014, la disperazione che ha espresso il gruppo di minoranza sia stata talmente palese che nessun cittadino ha dubbi. Il nostro gruppo è assolutamente compatto e non solo sull’argomento fusione.

Pietro Leoni, ex capogruppo del vostro gruppo consiliare nonché fratello del sindaco, dichiarando di vedere la fusione come unica soluzione possibile nel futuro dei piccoli comuni, ha proposto nello specifico di istituire un gruppo di lavoro bipartisan per studiare l'effettiva necessità, opportunità e fattibilità della fusione. Seguirete il suo consiglio?
Ad essere precisi, in occasione di una riunione a Palmiano sull’argomento, presente anche il Sindaco di Venarotta, si decise di nominare due esperti che sottoponessero ai Comuni uno studio di fattibilità in modo che l’eventuale operazione risultasse poi equa per tutti coloro che vi avrebbero partecipato. L’operazione non ha avuto seguito anche se Roccafluvione e Palmiano avevano individuato la persona che li avrebbe rappresentati.
E' inoltre emerso che il sindaco avrebbe proposto la fusione di tutti i comuni delle comunità montane, tolti quelli con problemi di bilancio e problematiche territoriali difficili. Come è nata e come si è evoluta questa proposta e quali sarebbero quindi i comuni da escludere, considerato che Venarotta sembrerebbe aver risanato il bilancio?
Il sindaco propose, come prima mossa a suo tempo, la fusione delle due Unioni Montane, senza se e senza ma; è una proposta che poi non ha avuto seguito.

Più di una volta hai affermato che il Comune di Roccafluvione è fuori dal patto di stabilità che ha bloccato i fondi negli ultimi anni. Come è effettivamente la situazione attuale? Che margini di programmazione si hanno ora?
Il nostro comune ha dotazioni finanziarie tali da consentirgli di guardare avanti con assoluta tranquillità.
Esiste un progetto di riduzione delle tasse per i cittadini e soprattutto per le piccole imprese che potrebbe rilanciare l'economia del territorio?
Precisiamo che la tassazione nel nostro comune è la più bassa, se comparata con altri comuni dalle stesse nostre caratteristiche.
Siete accusati di essere un'amministrazione dal respiro corto, che amministra l'oggi senza troppe idee per il futuro e con scarsa capacità di muoversi nel contesto in trasformazione: cosa sentite di rispondere in merito?
Chi parla di questa amministrazione come la descrivi in questa domanda, dovrebbe fare un bell’esame di coscienza; penso, ed è sotto gli occhi di tutti, che nessuno può avere il respiro più corto di chi ci ha preceduti, tant’è che i CITTADINI hanno deciso di cambiare.
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