Emergenza in Centro Italia (Parte II). Le troppe competenze
- Osvaldo Bizzari
- 31 gen 2017
- Tempo di lettura: 3 min
Mi rendo sempre piu' convinto che in fase di emergenza ci vuole solo e solamente un ente, con un solo Comandante che decide , unica sala operativa con un Direttore, mentre nella fase prevenzione ognuno doveva fare la sua parte (Regione, Provincia, Comune, Prefettura, Protezione civile nazionale, Corpo Forestale dello Stato...ecc)

Tragedia dell'Hotel RIGOPIANO. Non entro nei tecnicismi dei processi decisionali tra i numerosi enti coinvolti nell'emergenza CCR (Centro di Coordinamento Regionale) , SOI (Sala Operativa integrata ), COC (Centro Operativo Comunale ) ,ma riporto semplicemente una tabella estratta da fonti aperte attendibili decisamente interessante con la lista dei presumibili responsabili chi doveva fare cosa.
Mi rendo sempre piu' convinto che in fase di emergenza ci vuole solo e solamente un ente, con un solo Comandante che decide , unica sala operativa con un Direttore, mentre nella fase prevenzione ognuno doveva fare la sua parte (Regione, Provincia, Comune, Prefettura, Protezione civile nazionale, Corpo Forestale dello Stato...ecc) .
Le domande che mi pongo sono molte , ma due sono cruciali : perché la mail inviata dall’amministratore dell’hotel alle 7 del mattino della sciagura, a Prefettura e Provincia di Pescara, Polizia provinciale e sindaco di Farindola, per chiedere un intervento – dato che la situazione era preoccupante, i clienti erano “terrorizzati” per le scosse, ma non potevano andare via perché le strade erano bloccate – non ha avuto seguito ?

Visto che le turbine /spazzaneve non erano disponibili , perche' non sono stati attivati subito gli elicotteri NH90 per le operazioni di evacuazione del personale dell'hotel ( il più avanzato di cui le FFAA oggi possano dotarsi, essendo il primo elicottero completamente fly by wire, che significa che i suoi comandi sono interfacciati con la macchina in modo non idraulico e meccanico ma completamente elettronico) in grado di operare in condizioni meteo estreme?

Dalle 07:00 del mattino alle 17:00 ora dell'evento l'evacuazione poteva essere effettuata . Nel chiudere questo mio post volevo sottolineare che di fronte ad una tragedia di 29 morti , abbiamo documenti poco chiari, tutta una serie di ritardi, inefficienze, allarmi inascoltati gravissimi sulle quali gli inquirenti faranno piena luce . Forse ci sono responsabilita', forse questa tragedia poteva essere evitata.
Fare chiarezza lo dobbiamo anche e soprattutto per il rispetto dei morti e dei loro famigliari . Ad un evento eccezionale occorreva rispondere con assetti operativi eccezionali !

Osvaldo Bizzari è uno dei "cinghiali" operativi dell'esercito italiano, che dalle colline dei Balcani ha solcato le valli dell'Indu Kush, passando per qualche paese africano, pianificano, coordinando ed eseguendo operazioni sensibili e ad alto rishio per le quali è stato insignito delle onoreficenze di Ufficiale e Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Croce di Bronzo dell'Esercito. Ha operato ininterrottamente in Afganistan per 4 anni. ed è stato capo di Stato Maggiore della brigata multinazionale In Bosnia , Capo di Stato Maggiore in Kosovo e Direttore della Sala Operativa a Pristina. Figlio dell'appennino, cresciuto tra le valli della Garfagnana e della Lunigiana, ha seguito costantemente da osservatore gli eventi successivi al sisma e alle nevicate eccezionali che hanno colpito l'appennino centrale. A breve pubblicheremo la seconda parte delle sue osservazioni sulla gestione dell'emergenza. Nella foto durante la cerimonia di cessione del Comando nel Quartier Generale dell' Italian Joint Force, nello storico Aeroporto Francesco Baracca, in Roma, Centocelle il 30 gennaio 2009 (Foto Cybernaua). Nella foto in alto con il Gen. David Petraeus, Comandante della missione NATO in Afganistan.



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