Cos'è il Quakelab Center Vettore
- Anna Ceclia Poletti e Angelo Gabrielli
- 7 feb 2019
- Tempo di lettura: 3 min

Gabriella De Angelis, architetto, tutor scientifico e docente in università e centri di ricerca in tutto il mondo nel settore dell'architettura post-emergenza e sostenibile, è la coordinatrice scientifica e tecnologica del Progetto QuakeLab Center Vettore. Le abbiamo rivolte alcune domande.
Dottoressa De Angelis, può illustrarci brevemente le ricerche che saranno condotte nel Quakelab Center Vettore?
ll progetto QuakeLab Center Vettore prevede la realizzazione un Laboratorio tecnologico e scientifico per la ricerca, la didattica e la divulgazione delle tematiche inerenti i fenomeni sismici, con una dotazione di laboratori per le prove fisiche, strutturali, dei simulatori anche virtuali, piattaforme tecnologiche per la gestione di “big data”.
A queste attività si affianca il Centro di documentazione permanente delle tematiche sismiche su base nazionale ed internazionale, con la finalità di offrire una divulgazione innovativa incentrata sui percorsi di edutainment fortemente focalizzati sui giovani e giovanissimi.
Comprensione e misurazione del fenomeno geologico, conoscenza delle cause e dei possibili effetti (anche in termini socio-antropologici e sanitari), educazione alla prevenzione, buone pratiche costruttive e innovazioni tecnologiche sono i temi posti al centro del progetto per rafforzare la resilienza delle popolazioni.
Dal punto di vista del concept il nuovo museo/laboratorio del QuakeLab Center VETTORE si posizionerà anche nell’ambito degli science-center di nuova generazione, ovvero spazi narrativi ad “effetto museo”, basati su un approccio fortemente esperienziale con un Centro di documentazione permanente sulle tematiche sismiche.
Scientifico-culturale ma anche turistico, attraverso un’offerta di divulgazione innovativa, che farà dell’edutainment (intrattenimento educativo n.d.r.) uno dei principali strumenti, anche con finalità didattiche grazie alla dotazione di una “Aula sismica”.
Ci saranno delle priorità relativamente alle esigenze del nostro territorio, recentemente colpito da uno sciame sismico che ha interessato un vastissimo cratere?
Il centro nasce dalle esigenze riscontrate sul nostro territorio a seguito del sisma del 2016. Di certo un progetto di cosi vasto ed ampio respiro non può non tenere in considerazione una scala di priorità delle necessità emergenziali delle aree colpite.
Quali sono gli atenei coinvolti nel progetto?
Gli atenei coinvolti sono l'Università Politecnica delle Marche, le Università di Camerino, Macerata e Urbino, oltre agli Istituti Tecnici e Tecnologici E.Fermi di Ascoli Piceno, e Mazzocchi di Fermo.
Quale prevede che sia il valore aggiunto del Centro per avere un potere attrattivo nei confronti di studiosi di levatura internazionale?
Il valore aggiunto risiede nelle strumentazioni avanzate tra cui piattaforme vibranti per la simulazione dell’attività sismica e il laboratorio di tettonofisica.
"Sperimentare simulatori" equivale a "indurre terremoti nel territorio"?
Assolutamente no. I test condotti per misurare la reazione degli edifici al sisma verranno effettuati su strutture appositamente costruite per lo scopo e non avranno alcuna influenza sul territorio circostante. L’analisi dei danneggiamenti permetteranno di conoscere la vulnerabilità delle strutture e valutare gli interventi più adeguati da attuare.
Ci sono già contatti con esperti di altri Paesi?
Si, sono già in atto contatti con esperti di livello internazionale per potenziare l’attività del centro tra cui il Cile, paese con il quale lavoro personalmente dal terremoto di magnitudo 8.8 del 2010 e nel quale mi trovo in questo momento, ma anche il Giappone e la Grecia.
Oltre alle università che ha indicato, chi sono e che ruolo rivestono gli altri partner del progetto?
Tra i soggetti promotori ci sono l’ANCI Marche, Unione Montana del Tronto e Valfluvione e la Camera di Commercio Regionale.
I soggetti aderenti sono i comuni di Acquasanta Terme, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Castignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione, Venarotta.
Tra le Organizzazioni di categoria troviamo l’ANCE-Confindustria, CNA, Confartigianato; Legacoop OOSSLL: Cgil, Cisl, Uil; oltre agli Ordini Professionali: Ordine degli Ingegneri, Ordine degli Architetti, Ordine Regionale dei Geologi, Ordine dei Commercialisti e Ragionieri; Ordine dei Geometri .
Tra le associazioni coinvolte BTS (Bottega del terzo settore), CittadinanzAttiva, ISML, Sipem SoS Marche, Croce Verde.
Ci sarà anche un rapporto diretto con i privati? E, in caso affermativo, in quali aspetti?
La valenza scientifica e tecnologica del centro potrà essere messa a servizio di enti pubblici e privati che ne richiederanno le competenze.
Quali tempi sono previsti per l'ultimazione e la completa attivazione del Quakelab Center Vettore?
Per poter cantierare il progetto sono previsti 8/10 mesi. Una sfida per la Comunità locale ma anche per quella Regionale in tutti i settori, politici, sociali, professionali ed imprenditoriali.



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