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Il patto di desistenza tra Leoni e Allevi

  • Angelo Gabrielli
  • 13 mar 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

I rumors che accompagnano la formazione delle liste per la prossima tornata elettorale amministrativa per il rinnovo del Consiglio Comunale sembrano confermare l'impressione che esista un patto di desistenza tra i due vecchi compagni di scuola, Francesco e Mimì.

In molti hanno notato in questi cinque anni di amministrazione di Francesco Leoni, l'assoluta inconsistenza, o per meglio dire l'inesistenza, di una opposizione consiliare da parte di Insieme per Roccafluvione. Come se ci fosse una pressoché totale coincidenza di interessi tra le due compagini.

I rumors che accompagnano la formazione delle liste per la prossima tornata elettorale amministrativa per il rinnovo del Consiglio Comunale sembrano confermare l'impressione che esista un patto di desistenza tra i due vecchi compagni di scuola, Francesco e Mimì, in base al quale ad Allevi starebbe benissimo che sia Leoni a continuare ad amministrare Roccafluvione, mentre la compagine di Insieme per Roccafluvione, si accontenterebbe di lottare per essere il gruppo di minoranza nel caso in cui anche Emidio Angellozzi presentasse una terza lista, eventualità che favorirebbe senza alcun dubbio l'amministrazione uscente.

Sarebbe questo il motivo per cui, Emidio Allevi, in assoluta solitudine, e senza alcun coinvolgimento del gruppo storico di Insieme per Roccafluvione, che ha amministrato il paese per 25 anni, avrebbe imposto, come sfidante di Leoni, la candidatura di Tonino Scipioni, persona ottima ed eccellente ristoratore, ma candidato debolissimo per il presunto conflitto di interessi che lo vedrebbe aspirante sindaco mentre una società di cui è legale rappresentante avrebbe un rilevante debito con il comune.

Fatte salve le ovvie ragioni del ricorrente Scipioni, che ha tutto il diritto di fare ricorso verso l'entità di un tributo ritenuto non dovuto, o dovuto in misura inferiore a quanto richiesto, non c'è alcun dubbio che nella società del populismo avanzato, sarà gioco facile per i candidati di Leoni “portare a conoscenza” di tutti i cittadini che Tonino Scipioni, aspirerebbe alla candidatura di sindaco per evitare, ad una società che rappresenta, di versare alla comunità importi che potrebbero essere utilizzati per le esigenze collettive.

Perché dunque Allevi ha imposto questa candidatura al suo gruppo se appare a tutti votata a una inevitabile sconfitta? E, conseguentemente, perché il gruppo storico di Insieme per Roccafluvione accetta questa candidatura senza proporne una più forte?

La risposta, canterebbe Bob Dylan, soffia nel vento....

 
 
 

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